Dopo 30 anni di attività nuova sede, nuova vita!
L’IBAN dove versare un contributo è:
IT 48Z0538714000000047326027
Come molti sanno, durante la pandemia il circolo agorà ha rischiato di perdere la sede, come migliaia di altre associazioni in tutto il paese, fiaccati da una chiusura forzosa che si protrasse per oltre due anni. Molte associazioni, anche nella nostra città, non ce l’hanno fatta, altre sì, grazie ad un combinato disposto fatto di radicamento, determinazione e solidarietà.
Nel 2021 ci battemmo con tutte le nostre forze contro lo sfratto dalla sede storica di Via Bovio 48/50, trovando al nostro fianco centinaia di esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura italiani, i nostri soci, l’Unione Sindacale di Base, realtà politiche e associative, ma soprattutto la solidarietà di migliaia di persone che abbiamo incontrato in tanti anni di attività. Insieme abbiamo costruito un muro invalicabile, che ci ha permesso di rimanere sino ad oggi nella sede storica.
Una vittoria determinante, ma pur sempre con i piedi d’argilla, perché basata sulla permanenza in uno spazio privato molto costoso.
Il rischio di sfratto ci ha riproposto quindi il tema della continuità nel tempo della nostra esperienza associativa. Occorreva trovare una soluzione radicale, che risolvesse alla radice la nostra condizione di storica precarietà. Come tramandare alle future generazioni il patrimonio di esperienze e strutture accumulato in trent’anni?
L’ipotesi di acquisto di un fondo adeguato alle nostre attività equivale a pura fantascienza, dati i costi di mercato. Altrettanto illusorio rivolgerci al Comune di Pisa: le precedenti giunte a guida PD ci hanno sempre ignorato se non osteggiato, così come l’attuale di destra. Infine, l’affitto di una nuova sede di simili dimensioni alla attuale ci avrebbe fatto passare dalla padella alla brace.
Che fare, quindi?
Nella spasmodica ricerca di una soluzione, abbiamo infine “scoperto” un avviso pubblico della Regione Toscana rivolto all’associazionismo, per la concessione di fondi regionali abbandonati e non alienabili, da ristrutturare – a carico dell’ente aggiudicatario – per attività culturali, di accoglienza, di formazione, politiche, sindacali, sociali.
Ci siamo gettati per mesi nell’elaborazione di un progetto consono alle richieste dell’avviso, con la determinazione e la speranza di poter cogliere l’occasione della nostra vita. E l’abbiamo colta!
Abbiamo vinto il bando e ci siamo aggiudicati un fondo abbandonato, posizionato esattamente di fronte alla nostra attuale sede, in via Bovio 19. Il costo minore che dovremo affrontare sarà il trasloco…!
Per i prossimi 20 anni usufruiremo quindi di questa nuova, ampia sede, dando così un futuro e una prospettiva concreta alla nostra attività ed a quella delle realtà che condividono con noi il progetto e lo spazio, a partire dall’Unione Sindacale di Base.
Infine, un dato che ci piace evidenziare: riattiveremo un bene pubblico, in un’epoca nella quale il patrimonio pubblico viene continuamente privatizzato, svenduto se non regalato a speculatori di ogni genere. Nelle nostre mani almeno questa sede tornerà a svolgere la funzione per la quale venne costruito: uno spazio al servizio di tutti e per tutti.
Il lato problematico, sul quale vi chiediamo infine di appuntare la vostra attenzione, sono le condizioni dell’avviso pubblico: La legge regionale richiede la ristrutturazione e messa a norma dei fondi a disposizione.
L’usufrutto di un bene pubblico viene quindi assegnato in base alle disponibilità economiche dell’aggiudicatario, per cui tante associazioni pur meritevoli di spazi adeguati non ne possono usufruire. Noi rimaniamo fermamente ancorati all’idea dell’inestimabile valore sociale di realtà come le nostre, per le quali occorrerebbe mettere a disposizione sedi immediatamente gestibili senza alcun esborso economico. Ma così non è.
Le spese per la ristrutturazione completa del fondo sono stato per noi enormi.
Per questo chiediamo a tutti i nostri soci, sostenitori ed amici un aiuto concreto
L’IBAN dove versare un contributo è:
IT 48Z0538714000000047326027 Causale: “Per la nuova sede Agorà”