NO ALLE BASI MILITARI A PISA E FIRENZE!
Domenica 29 settembre – h. 15 incontro sul tema: NO A NUOVE BASI MILITARI A PISA E FIRENZE!
Fermare le guerre in Ucraina e il genocidio in Palestina
La funzione delle forze di classe nelle mobilitazioni antimilitariste Parteciperanno:José Nivoi CALP Genova
Cinzia Della Porta, USB / segretariato Federazione Sindacale Mondiale
Alessandra Benvenuti USB RSU Piaggio
Bianca Farsetti Movimento no base né a Coltano né altrove
No comando NATO né a Firenze né altrove Sono previsti interventi di realtà studentesche, forze politiche e sociali. Prima dell’incontro h. 12.30 pranzo sociale
Penne alla matriciana, cosce di pollo al forno con insalata mista, dolce / per vegetariani: penne al pomodoro, sformato di verdure – dolce (15 euro)
Per prenotazioni chiamare 050500442 – 3497192436 Viviamo in un tempo di guerra, genocidi e immense distruzioni contro popoli che si ribellano alla schiavitù del colonialismo e alla volontà di potenza occidentale. Osserviamo la pericolosissima escalation quotidiana del conflitto in Ucraina, ma e’ il popolo palestinese che sta pagando il prezzo più alto nella sua lotta contro il suprematismo bianco e l’Apartheid sionista israeliano. Tanti altri popoli, dall’America Latina al centro Africa, con mezzi diversi, stanno lottando per emanciparsi dalla condizione di minorità nella quale sono stati costretti per secoli. Ma la guerra non e’ rivolta solo contro popoli e Stati del Sud Est del mondo. I popoli occidentali, come quello italiano, vivono nelle retrovie di ogni trama ed aggressione mediatica, economica e militare contro popoli e Stati a noi vicini e subiscono un altro tipo di guerra. Per finanziare queste politiche guerrafondaie i governi che si sono succeduti in questi anni in Italia hanno preparato una vera e propria guerra interna contro i settori popolari. Centinaia di miliardi tolti alla sanità, all’istruzione, ai servizi sociali, alle case popolari.L’obiettivo e’ il potenziamento di tutto il sistema militare industriale, che si alimenta con le guerre e con le basi militari, come quella che vogliono costruire a Pisa e in provincia, togliendo 520 milioni destinati all’Edilizia Pubblica e prelevati dal Fondo per la Coesione sociale e lo Sviluppo. Così a Firenze, dove e’ in progetto il trasferimento di un comando NATO in una caserma dell’esercito italiano. In questi anni a Pisa e in Toscana si e’ sviluppato un forte movimento di opposizione alla costruzione di queste basi. Con l’iniziativa di oggi vogliamo fare il punto di queste mobilitazioni, dando voce ai protagonisti e ai settori del mondo del lavoro che si sono mobilitati con scioperi e blocco della produzione e delle armi nelle fabbriche, nei porti e negli aeroporti. La cittadinanza e’ invitata a partecipare. Circolo agorà Pisa